lunedì 10 ottobre 2011

In fondo all'oscurità c'è sempre la luce?

« DiZ: Allora quale via sceglierai... Quella della luce o quella dell'oscurità?
Riku: Nessuna delle due. Camminerò in mezzo.
DiZ: Dunque scegli la via del crepuscolo?
Riku: No... La via dell'alba. »


Konbawa minna-san! Come vi butta?
Non sono mai stata una santa, lo so, ma sebbene io sia una creatura dell'oscurità ho sempre bramato la luce e al costo di sembrare fuori posto ho sempre cercato di mischiarmi alle persone migliori di me; finendo talvolta per inquinarne la purezza.
Comunque, al di fuori di ciò, il mio " dover tassativamente distruggere gli altri per vivere bene" deve cessare. Non è possibile che il mio benestare dipenda dal malessere altrui, è assurdo e mi rifiuto di credere che non ci debbano essere alternative.

-Scusa, ma di che stai parlando?

Parlo del fatto che sin da piccola ogni qual volta stavo male dovevano stare male anche gli altri e grazie alle loro sofferenze riuscivo a risollevarmi dalle mie. Sono quattro anni che per colpa mia faccio sentire Vahn una barca in mezzo al mare e nella mia infimità ho anche il coraggio di sperare di riprendermi a sue spese.
Io ne ho abbastanza della mia cattiveria, non chiedo di essere pura, buona e gentile, ma quanto meno non distruggere ogni cosa che tocco risucchiandone la positività.
Perchè nel mio cammino la luce è sempre rappresentata dalla sofferenza altrui?
Se questa sera non avessi parlato con Vahn a proposito di questo, probabilmente il mio sarebbe stato un post da vittimista perché mi accorgo sempre più spesso che sono pochi quelli che aiutano a titolo gratuito e sono ancora più pochi quelli che si accorgono dei malesseri altrui e cercano di scovarne le cause.
Ma d'altronde io non sono nella posizione migliore per criticare.
Sono egoista e a volte fiera di esserlo, è come se fossi conscia di non saper distinguere il bene dal male e questo mi spaventa. Io mi spavento.
Si parla spesso della cattiveria dell'uomo come se non si fosse interessati al problema in prima persona, be' credo non ci sia errore più grande di questo.

L'uomo è per indole cattivo diceva Rousseau e l'unico modo per preservare il bambino dalla cattiveria che la società gli avrebbe inevitabilmente trasmesso doveva crescere in un'ambiente bucolico.
Fino a dieci minuti fa avrei contraddetto a spada tratta le accuse all'umanità da parte del presente letterato illuminista ma ora sono titubante al riguardo; che abbia almeno un po' di ragione?
L'uomo si distingue dagli altri animali per la sua capacità di essere crudele e meschino ma è pur vero che non tutti gli uomini sono così. Ilia diceva che l'indole di un'uomo dipende solo in parte dal carattere che sviluppa nell'ambiente in cui vive, e che il resto nasce con l'uomo. Se così fosse allora avrebbero senso parole come predestinazione e destino ?
Per i cristiani cattolici non sono ammesse nè l'una nè l'altra eppure tanta gente , ancora oggi, la mattina guarda l'oroscopo in tv e giustifica eventi e comportamenti con frasi del tipo:" ... era destino!"
Non ho più un'opinione al riguardo, l'uomo nasce cattivo o lo diventa vivendo in società? Perché esiste la cattiveria? Perché io sono cattiva se sono cresciuta in una famiglia di persone buone e altruiste?
A dir la verità la mia famiglia non corrisponde esattamente alla definizione di altruista e io ho vissuto sin dalla scuola materna situazioni sociali che mi hanno portata ad odiare la gente. In questo caso avrebbe ragione Rousseau ...

Non ci capisco più niente. Vorrei solo un po' di serenità mentale, ma forse non la merito ...

In fondo all'oscurità c'è sempre la luce?
Quale via sceglierai, Ilia?

Non sono sicura di aver la facoltà di scelta 'sta volta.

3 commenti:

  1. Sciorbole che pensieroni, Ilia!
    L'uomo nasce cattivo? Bella domanda.. credo che sia un misto delle cose, d'una variabile culturale e una piu' genetica.
    Non credo che si possano scindere nettamente. Non mi spiegherei moltissime cose se cosi' fosse.
    Certo e' che la cattiveria fa un sacco bene: senza di essa non ci sarebbe per definizione la bonta'. Tutto esiste per un suo contrapposto, no? E ti definisci cattiva perche' giudichi altri (diversi da te) buoni.

    Detto questo, non credo nella cattiveria pura e cruda. Non so perche', ma faccio fatica a pensarci. E credimi, se ci penso tu non sei sicuramente la prima persona alla quale penso, anzi... Sarai forse meno altruista di altri, o magari sei solo piu' sincera :-) no?

    Un bacione
    PS. depilata = - 1 kg! Yoho

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  2. ciao Ilia
    esite il nero e il bianco,la notte e il giorno,il buono e il cattivo.
    Secondo me è genetica la questione...
    Non crearti tanti problemi,vivi e basta e soprattutto sii te stessa.
    lu

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  3. Grazie Ragazze ^^ Probabilmente quella dell'equilibrio è la soluzione più logica, senza contare che il male mette in evidenza il bene ...

    Fortuna che sono lunatica e i pensieri bui vanno e vengono come se niente fosse XD

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