domenica 15 luglio 2012

I was enchanted to met you

Okay , bando alle ciance.
Ho dedicato un intero post al blog per farmi perdonare della mia assenza, adesso scrivo per me  e per voi.
Siamo già in estate ... eh sì, è passato proprio tanto tempo da quando ho scritto l'ultima volta. Sono successe tantissime cose da quel lontano novembre ma ad oggi ho l'impressione di non essere poi così diversa da un anno fa, quando scrivevo assiduamente ogni minima demenza partorita dal mio cervello bacato. Ho avuto una pappagallina che si è unita al mio Sora nella speranza di procreare insieme , ma , purtroppo e rendendo merito alla mia coscienza infangata, le cose mi sono scappate di mano e la situazione è degenerata. Kiko, la pappagallina dal collo rossastro mi ha lasciata il giugno scorso probabilmente invogliata al suicidio dalla scarsezza di cure da me riservategli e dai sopprusi del compagno. La cosa che più mi duole di tutta questa avventura durata 6 mesi è che io non le ho mai voluto bene, neanche per un momento. Ho sempre considerato quella creatura la conseguenza dell'aggressività del mio Sora nei miei confronti e del fatto che non potevo tenere una gabbia per due in casa e quindi di essermi dovuta allontanare dal mio tesoro.
Kiko è morta di depressione ed è morta sola. Fosse stata il boss finale di un gioco le sarebbe stato anche bene, ma era solo una pappagallina verso la quale avevo degli obblighi anche affettivi e non meritava di finire così. La mia coscienza si porterà questo peso nella tomba, il peso di un dovere mancato, di un affetto non provato .
L'ennesima prova della mia irresponsabilità.

Restando in tema di morti, è spirato mio zio: cieco e ormai privo di entrambe le gambe e un braccio, ha lottato fino alla fine per una vita che non gli ha mai dato nulla . Non ho mai capito perché mio zio fosse così legato alla vita. Una vita che gli aveva voltato le spalle all'età di sei anni per mano di una bomba dimenticata per strada dopo la guerra e che si era  portata spregevolmente via il suo amico più piccolo, ma anche la sua vista e il suo futuro.
 I suoi problemi di diabete l'hanno "completato" all'età di 60 anni incompiuti ma non prima di avergli concesso lunghi anni accanto ad una moglie e dei figli degni dei peggiori castighi e molti altri di solitudine.
 Eppure mio zio voleva vivere; è in momenti come questi che mi rendo conto di quanto io sia meschina, arrendevole e sopratutto stupida. Io che venero la morte come migliore amica dell'uomo, io che con fare superbo emano sentenze su argomenti di cui sono indegna di parlare. Io che ho avuto tutto dalla vita e che mi permetto di dire che non è abbastanza.
Sono questi i momenti che, nella mia più totale vergogna, mi fanno pensare che la vita sia più crudele ed affascinante di quanto voglia mostrarsi. E sono questi i momenti che mi portano a stimare e rispettare tutti coloro che si impegnano nella più grande causa persa mai esistita che è la vita.
Grazie Zio per avermi fatto capire, anche solo per un momento, che non servono gli occhi per vedere del buono in ogni giorno e nel voler tenerselo stretto anche senza le braccia con cui poterlo stringere.

Altra morte meno pregevole è quella della mia bisnonna, la madre di mio zio ( zio di mia madre, ma fa lo stesso). Al momento è in coma irreversibile ricoverata all'ospedale nell'attesa che gli organi vitali cedano e le si possa staccare il respiratore. La mia bis voleva morire. O almeno così diceva, probabilmente è come diceva mia nonna, sua figlia , " se lei avesse voluto davvero farla finita, l'avrebbe fatto da un pezzo. No, è tutta una finta per attirare l'attenzione dei figli che l'hanno rinchiusa all'ospizio".
Chissà se questa volta la mia bis vuole davvero morire, magari quest' ictus ha fatto al caso suo e ha risolto i problemi che si poneva la sua coscienza quando ha fallito i suoi numerosi tentativi di suicidio.
Ricorderò sempre la mia bis come era in quest'ultimo periodo : malata di arteriosclerosi.
La pazzia la stava consumando lentamente ed era una pazzia terrificante che spero  non tocchi mai più da vicino la mia sfera sentimentale. Tentare di fare ragionare un malato di arteriosclerosi è terrificante ed è quello che ricorderò probabilmente della mia bis quando tra una settimana o forse due avrà raggiunto il figlio in un posto migliore.
Probabilmente a sentirmi parlare di morte con tanta leggerezza ci si chiede se io sia capace di provare dei sentimenti; ebbene lo ammetto non sto piangendo, ma la mia bis aveva 91 anni e una malattia che le aveva divorato il cervello: se fossi stata io nelle sue condizioni avrei ucciso prima la mia coscienza e poi sarei passata a me stessa. Quindi prego Iddio di accogliere la sua anima il più presto possibile se la reputerà degna di entrare nelle sue grazie.

Ma adesso basta parlare di morte, so di essere un tipetto piuttosto macabro e che , probabilmente, mi troverei più a mio agio leggendo romanzi dell'epoca romantica invece di starmene qui a guardare il cielo rischiararsi all'alba di un nuovo giorno come una romanticona.
Be' ... con tutto questo parlare di morti non è che io abbia più tanta voglia di sentimentalismi, quindi ahimè dovrò rimandare i millemila argomenti drammatici che mi ero proposta di scrivere a domani. Fortuna che sono una che non esaurisce mai gli argomenti, vero?
Comunque sia è un problema che la gente abbia bisogno di dormire. La sera è bello stare svegli perché approfittando del sonno degli altri si può godere di un silenzio ristoratore ed è così invitante che alla fine si finisce sempre con il restare tutta la notte alzati e vedere il sole sorgere con gli occhi aperti a mo di rana.
Però è altrettanto bello alzarsi la mattina presto , magari proprio nel momento in cui io vado a dormire e godersi uno stile di vita attivo e salutare ... e se invece non andassi a dormire? Sono le 5 e 30 , che sarà mai se rimando il fastidio del sonno a domani?
...
Okay ho capito. Ci vediamo domani , me ne vado a dormire per poi alzarmi ad un orario improponibile ed affrontare la giornata con il piede pigro .

Che poi è bellissima l'alba, molto più del tramonto, ed è accompagnata da un misto di odori e suoni che fanno invidia a qualsiasi altro momento della giornata. Persino il gallo sembra non disturbare con il suo versaccio del buon giorno. E già, l'alba è meravigliosa in campagna ...

Presa da tutta questa cronaca non ho neanche accennato al fatto che mi sono già fatta le vacanze, bello il deserto vero?
Mi era mancato poter sfogare le mie dita iperattive su questo blog

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