martedì 20 novembre 2012

Chiedere troppo e non chiedere nulla

Attenzione: argomento trito e ritrito! Tenersi a debita distanza.


Ci accorgiamo di essere cresciuti quando , allo specchio, stentiamo a riconoscerci, o per lo meno, ci accorgiamo di non corrispondere più all'immagine di noi stessi che figura nella nostra mente.
Ma l'input del cambiamento psicologico, più sottile e sempre in evoluzione, è difficile da indivduare, talvolta impossibile.
Io dal mio canto sono un po' come i medievali che si identificavano con i Romani : mi considero come un prolungamento della me che sono stata piuttosto che riconoscere il mio ingresso in una nuova fase.
Adolescenza? E chi l'ha mai vissuta? Io sono ancora in una fase di tarda infanzia.

Ma forse sto solo blaterando frasi dettate dal sonno e dall'orario ...
E' stra arci noto che non sono mai stata brava nelle relazioni interpersonali: faccio schifo nel rapportarmi con gli altri , facevo schifo a quattro anni , a quattordici e farò schifo a quarantaquattro, ormai non mi sorprendo più quando gli altri mi isolano, non lo fanno per cattiveria, non potrebbero fare altrimenti, perché io sono così. Per quanto mi sforzi la gente , i compagni di scuola , i miei coetani per intenderci, non mi odiano ( certo magari fastidiosa mi trovano di sicuro) ma gli sono indifferente. Mi cercano per chiedere/ avere informazioni scolastiche e se mi approccio a loro per parlare del più e del meno non mi respingono, ma definirli miei conoscenti sarebbe un eufemismo.
Sono sola.
Tutto ciò riflette lo stallo della mia psicologia, il non mutamento del mio carattere, il prolungamento della mia infanzia di solitudine, mi rifletto io che nel mondo non trovo spazio.
La mia condizione, attuale da diciotto anni, mi dimostra come qualcosa in me continua a lottare per immettermi in società.
Io dovrei essere una persona solitaria , lo sono per certi versi, ma il mio continuo malessere in società mi spinge a cercare di integrarmici e questo mi ha portata a credere che sotto sotto nel mio cuore vorrei tanto essere una persona normale, una persona come tutti gli altri, vorrei stare bene insieme alla gente, vorrei avere qualcuno accanto ... non essere sola.
Il problema principale è che mi sono resa conto di non essere abbastanza misantropa come dovrei /dovrei volere.
Lo so, chiedo troppo, la capacità di stare bene con la gente, senza evitare di sortire effetti comico-deprimenti , non è per tutti . Però la domanda sorge spontanea : perché io? Ero una bambina allegra a casa, nata in un corpo apparentemente sano e con un aspetto che di norma esclude le tristi discriminazioni, eppure gli altri bambini non mi cercavano mai. 
Perché ero brutta? Sono diventata quasi anoressica a dieci anni e ancora oggi mi balena alla mente che "quella" fosse la chiave del successo in società .. mi faccio paura, a volte, maledetta razionalità.
Una bambina "noisa" ? Forse sì, forse è per questo che nel corso degli ultimi anni sono riuscita a trovare degli amici disadattati come me. 
La società non c'entra con gli amici : essere asociali non preclude l'amicizia , mia cara orientatrice universitaria , te lo dice quella che diventerà una brava psicologa nonostante sia apatica, sociopatica e misantropa.
Quindi dovrei accontentarmi degli amici che vanno e vengono, soffrire per i rapporti finiti come fanno tutti e passare le miei 6 ore scolastiche nel mio monobanchetto a guardare il professore di turno ... penso vada bene così, dopotutto la ricreazione è solo un intervallo di 15 minuti : posso resistere 15 minuti senza fare nulla, no?

Pensare ancora alla socializzazione scolastica al quinto anno di liceo, pensarci nonostante fuori io abbia degli "amici" più o meno costanti nella mia vita, mi fa rendere conto di quanto io sia insoddisfacibile ... Ilia, ci sono persone che si trovano bene in società ma che non hanno neanche mezzo amico? Di che ti lamenti? A che ti servono gli altri? Votati alla misantropia, sei nata per stare da sola , perché vuoi cambiarti? Lo sappiamo tutte e due che non possiamo cambiare quello che siamo, ebbene, tu sei così : non puoi/ sai stare con la gente, basta, fregatene. Prima o poi arriverà la tua ora , e a quel punto , non dovrai più preoccuparti di nessuno .


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