sabato 9 marzo 2013

Togliamoci i vestiti,ma teniamoci le maschere

Tutto sommato il genere rap offre la possibilità di trasmettere un messaggio più "importante" rispetto agli altri che si concentrano maggiormente sulla musica . Il rap è un concentrato di parole ad alta tensione che non ha senso ascoltare se non capisci il testo, per questo non considero negativa la moda del "rap in italiano" , non è questione di tradizionalismi, ma semplicemente di un mezzo efficace a disposizione di tutti.
Qualche giorno fa è uscito Sign. Brainwash - l'arte di accontentare- di Fedez , l'ultimo dei "venduti" che sta spopolando per ora tra i ragazzini di 13 anni ( unico motivo per cui lo conosco , infatti xD).
Non so quasi nulla di mio fratello, dei suoi gusti e della sua mentalità , ma so che adora il rap italiano e che è innamorato perso di Fedez così , tanto per cercare di scoprire qualcosa in più sul mio fratellino, ho aperto la custodia e ho messo il cd al pc.
Faccio Brutto la sapevo già a memoria quindi mi sono concentrata sulle restanti 19 traccie e ... cosa n'è venuto fuori?
Tante, troppe parolacce e qualcosa che neanche mio fratello si aspettava : canzoni dai testi poco rap e dal contenuto pochevole.
Tra le tante collaborazioni , però , è saltata ai miei occhi quella con Francesca Michielin : Cigno Nero [e Pensavo fosse amore e invece ( canzone che ho dedicato alla mia Etherion su Elsword xD) ] e qualche altro titolo più "decente".

Una in particolare, già uscita prima del disco, Si scrive schiavitù, si legge libertà , mi è piaciuta tanto. L'avevo sentita quando era uscita ( come avrebbe potuto essere il contrario? ) ma ascoltandola a palla ho avuto modo di riconfermare la mia prima buona impressione.
Qual'è il messaggio di sto benedetto testo? Dovrei far fare la parafrasi al mio prof d'Italiano perché ci sono un sacco di metafore e io sono una frana con quest'ultime >.<
Su una cosa però mi ha fatto riflettere :

[...] Se Dio ci ha fatto a sua somiglianza
Non credere nel suo sguardo 
Perché è lui che ci ha insegnato 
a saper piangere a comando
e dove c'è sofferenza 
c'è sempre dietro un guadagno
e se Dio non esistesse 
dovrebbero inventarlo [...]

Non mi ero mai soffermata molto su questa verità ma in effetti noi siamo così, quindi , anche Dio è un accozzaglia di maschere?

Studiare Pirandello a scuola mi ha aperto gli occhi sulla realtà dell'essere umano, davvero illuminante perché anche se lo sappiamo spesso non ci facciamo caso : la personalità non esiste.

Siamo un bivio tra la vita e la forma, la prima quasi un utopia : un continuo fluire, qualcosa di inidentificabile ... libera.
 La seconda è un limite.
Quando ci rendiamo conto di esistere anche per gli altri scegliamo automaticamente come apparire ai loro occhi, ci diamo una forma, ci sagomiamo per apparire concreti di fronte alle persone e di fronte a noi stessi.
Vorremmo capire chi siamo ma così non stiamo facendo altro che generare un bug, un blocco all'eterno flusso della vita. Nel momento in cui scegliamo chi essere abbiamo smesso di esistere.
Indossiamo quella maschera per quelle persone, per essere accettati, per accettarci e dire di essere , ma quando ci stanchiamo proviamo un profondo senso di smarrimento e alienazione dal nostro io.
Vorremmo tornare ad essere chi eravamo prima di fingerci qualcosa per qualcuno, vorremmo tornare informi ma l'unico modo che abbiamo per continuare a vivere è sopravvivere sotto il peso della prossima maschera.
E' qualcosa di incontrollabile, avremo sempre un ruolo , un costume al quale attenerci e anche quando crediamo profondamente di essere davvero come ci rappresentiamo , in realtà ci siamo solo fermati all'istante in cui eravamo così.
L'ipocrisia non è altro che il tentativo di fuga da parte di chi si è reso conto del continuo mutare della propria personalità. 
L'orgoglio spinge invece ad autoconvincersi che una maschera sia una scelta irreversibile.

La solitudine è la soluzione e la condanna . Se sei solo non hai più maschere, puoi scegliere di smettere di essere, semplicemente abbandonarti agli istinti ancestrali e vivere il fluire del tempo secondo ciò che comanda il cuore.
Ma da solo non esisti, non hai personalità , non hai pensieri perché pensare è confrontarsi con gli altri e i sentimenti non esistono se non esiste un rapporto con qualcuno ... un umano senza sentimenti ha smesso di vivere.

[...]E se il mondo ti esclude
ti chiudi nel tuo universo
ma nulla ti gira intorno
se giri intorno a te stesso [...]

4 commenti:

  1. Mi piace questa riflessione! E' vero che il rap ha un modo tutto suo di trasmettere dei messaggi... e ce ne sono di italiani bravi. Ma non sono quelli che ascoltano i ragazzini! Purtroppo...

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  2. Passavo di qui per puro caso :D e volevo farti i complimenti in primis per la grafica *_* piace un sacco! Inoltre, trovo anche io che la canzone con Francesca Michelin (si scrive cosi XD?!) sia molto carina. Il rap in genere non mi è mai piaciuto più di tanto, e questo perchè a me la musica non deve far pensare troppo :) Proprio per questo ci sono volte in cui ricordo più le melodie che è i testi. Roba strana eh?! Un bacio
    Fabiola

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  3. Ma grazie :* ricambio il "seguo" ;) sei troppo simpatica anche tu!

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  4. La solitudine non è così male, saperla gestire (e apprezzare) è importante. Quando sei sola non devi fare bella figura, non devi compiacere nessuno e puoi pensare liberamente ^^

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Amo i commenti *-*