domenica 22 settembre 2013

Siamo chi scegliamo e cerchiamo di essere.


Il motivo per cui ho tanto amato Platone non è solamente il suo parlare per metafore o per miti, non è  neanche la semplicitá e la passione che il professore , ai tempi, ha mostrato nell'inculcarcelo.
Ció che piú trovo affascinante nel discepolo del grande Socrate è piuttosto la sua concezione dell'uomo come fautore del proprio destino.

Platonicamente parlando, quando un uomo muore torna ad essere un'anima e ha la possibilitá di scegliere il tipo di persona che sará nella prossima vita : carattere , connotazioni fisiche, relazioni interpersonali, carriera lavorativa e ecc a mo di pacchetto "all inclusive" praticamente!
Un misto di pro e di contro divisi in equal misura.
Il nostro uomo ha in oltre a disposizione il ricordo della vita che ha appena "finito" e in base ad esso sceglie ció che reputa migliore per la prossima.
(es. nella vita passata mi sono buttato sulla ricchezza , stavolta voglio concentrarmi sulla spiritualità bla bla bla ).
Ve lo immaginate un sistema stile Aldilá di Dragoon ball strutturato in questo modo?! Sarebbe un delirio fantastico!
E poi anche nel momento peggiore, quando tutto potrebbe portarci a dire "ho una vita di merda" potremmo consolarci dicendoci che ci deve essere un pro dello stesso "peso" che ci ha invogliati a scegliere proprio quella vita e non un'altra  . Potremmo consolarci, goderci il nostro bicchiere mezzo pieno e sopratutto non perdere la speranza di un riscatto verso il mondo che presto o tardi arriverá (sempre se non é giá arrivato , a quel punto ci si consola con i ricordi felici xD ).

Ad ogni modo, favola a parte, ho detratto dall'insegnamento di Platone che siamo quel che siamo unicamente in base alle nostre scelte.
Siamo noi a costruire la nostra persona e se non ci piace il modo in cui siamo possiamo sempre, in ogni momento, scegliere di cambiare ed essere come vorremmo.
Non è un "non essere se stessi" ma un "essere un nuovo stadio di sè" .

Per tutta la vita ho desiderato di essere brava con le parole, di essere in grado di ammaliare la gente con i miei discorsi e far apparire anche la cosa più stupida o ignobile come un'assoluta verità. 
E' un desiderio che ho avuto sempre, sin da quando da piccola vidi Ever After e sentì Danielle parlare ad Henry come nessuno avevo mai sentito fare. 
"La tua bocca mi ha stregato" ... credo che se un giorno qualcuno dicesse una cosa del genere a me come minimo lo porterei davanti all'altare !

Dal momento in cui ho letto Il ritratto di Dorian Gray il mio desiderio si è solo rafforzato, l'immagine della persona che volevo essere si era fatta più limpida.
Aveva i colori del retore, del mentitore.

Non so se mi sono impegnata a dovere nel cercare di essere la persona che volevo, ma sicuramente mi sono resa conto di essere più vicina di quello che pensassi e questo mi spaventa.

Ho capito di amare la persona che sono, di amare la mia retorica ancora da perfezionare ma sicuramente abbastanza convincente da far credere che io pensi davvero quello che dico.
Amo il ruolo che assumo nella vita degli altri quando mi ergo a "predicatrice" di verità nelle quali io stessa non credo.

Essere come si è sempre desiderato di essere.
A questo punto dovrei essere così felice da poter morire in pace, no?
Sono la persona che ho scelto e cercato di essere, o almeno sono sulla buona strada per divenirlo, quindi dovrei considerarmi la persona più fortunata del mondo, giusto?

Sono una persona davvero fortunata.

Tuttavia adesso ho paura di me, della mia capacità di prendere in giro gli altri con discorsi eleganti campati su frivolezze ... sono riuscita persino a far apparire moralmente giuste cose come la marijuana e l'alcool.
Era davvero questo quello che desideravo a otto anni quando ascoltavo Danielle rigirarsi Henry nel nome dei diritti umani?
Sono molto più simile al mio idolo Lord Henry Wotton di quanto non potessi sperare ma non mi esalta come dovrebbe.

Adesso ho paura che mentendo io perda me stessa.
Ho paura che mentendo io prenda in giro anche coloro a cui voglio bene, ma forse l'ho già fatto .

Sono la persona che volevo essere ma mi rendo conto che ho puntato le mie scelte verso un ideale eticamente discutibile.
La persona che ho scelto di essere è una delle poche idee che non è mai mutata nella mia vita; sogni, desideri, amicizie, tutto è cambiato fuorché l'immagine che avrei voluto dare di me.
Quindi alla fine va bene così? Va bene essere eticamente discutibile?

Voglio impegnarmi ad essere sempre di più la me stessa che ho scelto perché nonostante i dubbi morali che potrebbero nascere in me io desidero ancora ardentemente essere come Danielle.

Sono una persona davvero fortunata. [broken message]

Seeh ... sei una persona da rinchiudere xD
Sto post l'ho scritto a Maggio ma ne avevo dimenticato l'esistenza, così ritrovandolo per caso e rileggendolo mi sono ricordata perché non l'avevo pubblicato .. è incompleto .
Not too bad, è bello vedere come i Post strappati al loro contesto d'origine perdano ogni significato :3

12 commenti:

  1. ma ciao :D
    ho aperto un blog dove discutere insieme di anime, manga, cosplay, videogiochi e quan'taltro....se ti interessa facci un salto ok?^^

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  2. Mi piace davvero l'idea di Platone, ma ho amato di più Aristotele, comunque è meraviglioso pensare che siamo noi a creare noi stessi, credo che sia vero, ma in parte, non ho ancora un'idea fissa su quest'argomento, forse ho ancora bisogno di un po' di esperienza xD

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    1. Aristotele non l'ho retto per principio ( all'epoca ero abbastanza infantile e ce l'avevo con Dante e tutti i suoi correlati, Aristotele incluso) e un po' mi dispiace ma coomunque penso tu abbia ragione: non è facile farsi un'idea su qualcosa del genere, alla fine non so neanch'io quale sia la mia e non mi dispiace.
      Non si deve avere la risposta a tutte le domande ^.^

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  3. Ciao,sono una nuova follower ^^ preferisco di gran lunga platone ad aristotale,ricordo che mi affascinò la società utopica da lui teorizzata ne la repubblica,una società giusta retta da filosofi in cui i beni sono condivisi...l unica cosa controversa è che tra le cose condivise intendeva anche le mogli o.O li ha sbagliato di brutto

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    1. Yeeeeah le file platoniane si infoltiscono!!! :D
      Mannò, penso che ne parlerò approfonditamente presto, ma io sono d'accordo con un certo margine di condivisione dell'amore.

      Un bacio :)

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  4. Ilia Ilia Ilia Ilia Ilia.... ciao! :3
    Platone mi piace ma non tanto quanto mi piacciono altri personaggi. Per quanto riguarda Lord Henry Wotton, perdonami, ma lo odio dal profondo del mio cuore! o.O

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    1. P.S. Adoro le tue 4 facce che mi fissano quando apro il blog!

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    2. AHAHAHAHAHHAHA chiunque sano di mente o con un pizzico di sana morale lo odierebbe , sono felice di vedermelo contestare da qualcuno .. iniziavo a preoccuparmi xD
      Ma per me Lord Henry resta l'unico vero protagonista del romanzo :3
      Per platone , uhm , a me piacciono tutti i filosofi greci, fatta esclusione per Aristotele , non saprei fare preferenze >.>
      poi se parliamo di filosofia occidentale in toto *Q* muoio male per Schop. e Nietszche! <3

      p.s.. ti ringrazio >////< è una sorta di esperimento psicologico per accrescere l'autostima .

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    3. Spero che l'esperimento funzioni!!!!!!!!!!!! <3

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  5. C'e' un premio per te sul mio blog! Se ti va passa! :*

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  6. E' un post davvero bello.....spesso siamo considerati per quel che facciamo e non per chi siamo davvero....e vivere essendo sé stessi fino in fondo e agendo in conseguenza e' quanto di piu' difficile e bello ci possiamo augurare. Nel mondo spesso indossiamo "maschere"...per farci accettare, per essere giudicati in modo positivo...ma la vera sfida e' diventare quel che sentiamo davvero di essere, anche se questo ci esporra' a dei rifiuti e a delle critiche. Io ho cercato di farlo...e ci provo ancora...ed e' bellissimo...

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    1. Onorata da tal complimento, grazie di cuore davvero. Hai ragiionissima : essere se stessi è difficilissimo ma è anche meraviglioso, spero che il tuo impegno sia sempre largamente ricompensato.
      Con affetto, Ilia

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Amo i commenti *-*