mercoledì 8 gennaio 2014

Let it go ~


É davvero un peccato che, per quanto la tecnologia si sia sorprendentemente evoluta , non sia ancora in grado di catturare la notte. É davvero un peccato perché, per quanto ammirare il cielo sia una delle mie attività preferite, difficilmente mi lascia a bocca aperta come stanotte. 
Delle stelle così andrebbero condivise, quindi spero in cuor mio che quanti più occhi siano diretti ove i miei non guardan più per non sbagliar tasti. 
C'è uno strano e contrastato misto di emozioni nella contemplazione delle stelle invernali a Nubia; benchè sia un micropaese sperduto nel nulla, d'estate ancora alle due si avverte la vita. Adesso invece tutto tace e le stelle rimangono nella loro tetra intimità. E poi, diciamocelo, un cielo completamente libero ma al contempo freddo è di per sè una bella incongruenza. Come me, che in pigiama e intirizita dal freddo me ne sto rannicchiata in terrazza ascoltando Dario Marianelli. Non dovrei forse esser anch'io parte di quel silenzio nelle case? Perchè oso disturbare il sonno degli uccelli annidiati a pochi metri da me? Nel contesto stono non poco.


Eppure ... eppure mi sento libera nei confini di questa umida terrazza. Mi sento libera nel considerare il cielo splendidamente stellato una cappa protettiva. 
Le papere hanno iniziato a starnazzare e da non troppo lontano arriva l'eco del bestiame. Non capisco, tutto taceva venti minuti fa e adesso la natura è in subuglio . 
Cavolo, non mi sento piú le dita dei piedi dal freddo .
É davvero questa la mia "libertà" ?
Pensandoci un attimo, questo , è un tema che è stato dibattuto decisamente a lungo.
La libertà è soggettiva, è così semplice ! 
Per me , ad esempio e con grande orgoglio, si sta mostrando ora in una veste tutta nuova. 
Ho scoperto liberatorio essere me stessa, quella vera, quella egoista e sgarbata. 
Ho scoperto liberatorio dire NO ai comandi , sotto falso nome di piaceri, che mi venivano imposti dai miei fratelli. Ho scoperto che i panni di cenerentola sono diventati fin troppo logori e zozzi persino per me.
Ho vissuto una nuova, diversa e spaventosa verità essendo sincera e obbiettiva con qualcuno. Basta con i falsi buonismi, basta stare in silenzio ... se tutte le cattiverie che passano per la mia mente avessero trovato sfogo da subito , adesso sarebbero meno e io potrei anche esser sola ma almeno in compagnia di me stessa.
Ogni tanto fa bene staccare un po' , calare la maschera e farsi vedere per quello scarto della società che si è.
Sono stata chiamata snob, acida, impertinente ed egoista: bene, vi presento un'altra Ilia. 
Come Veronika stessa ammesse nella sua settimana a Villete, quando si inizia a vivere si scopre di non essere un'unica e compatta persona. 
Io mi sto impegnando ad accettare le mie Ilia peggiori, d'altronde se non lo faccio io non posso pretendere che lo facciano gli altri. 
E io lo ammetto, e mi sento libera nel farlo, ho bisogno degli altri. 
Non dico che l'Ilia servizievole sia solo una montatura, ma è vera almeno quanto quella iliacentrica.
Ammetto di aver provato invidia e gelosia molte volte, ammetto di aver ignorato volontariamente sms e chiamate da amici perchè non avevo voglia della loro compagnia in quel momento.


Mi sento libera, meravigliosamente libera urlando alla notte le mie debolezze : non sono la persona più pulita del mondo ( e vale anche per il mio linguaggio ) , immagino spesso situazioni equivoche con persone che conosco a pena, amo ruttare dopo i pasti e mi considero anche un talento naturale. 
Mi sono sentita in debito con chi commentava i miei post e un po' li ho anche incolpati di farlo solo per esser ricambiati. 
La libertà su blogger per me, ora come ora, è scrivere saltuariamente oscenità senza sentirmi costretta a passare a leggere tutti i nuovi post dei blog che seguo. 
C'è un momento in cui sono qui per ascoltare gli altri, ma non me lo posso imporre: deve venir da sè, chi parla non lo fa per elemosinare ingrate orecchie, lo fa per sentirsi libero in un mondo in cui la libertà non ha forma nè colore. 
E si sà che spesso risulta molto più facile iniziare da un input che da un foglio bianco. 

Et voilà, anche le mani si sono lasciate trasportare dal gelo notturno, direi che il mio tempo è finito qua: buone stelle a tutti !

3 commenti:

  1. Ciao Ilia! Bel post :)
    Invidio il tuo riuscire ad essere libera, a fregartene delle circostanze e del giudizio altrui, è quello che io non riesco a fare, ed è quello che mi fa soffrire tanto. Dovremmo imparare tutti ad essere noi stessi, senza maschere. In alcune delle tue parole mi ci sono proprio ritrovata. Continua ad essere quello che sei a testa alta, ma senza presunzione; come dicevi tu stessa, nessuno è perfetto, ognuno ha i suoi difetti, il suo egoismo... bisogna saperlo ammettere, e tu lo hai fatto ;)
    Buona libertà allora, goditela un po' anche per me :P

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  2. Guarda guarda la nostra Ilia...
    Sì, dovrai assolutamente passare a commentare il mio post adesso che ti ho lasciato il commento xD
    Capisco quello che dici, ogni tanto fa bene dire le cose per quanto siano schifose. Ma personalmente mi sono sentita dire alcune volte "non rispondo perchè non ho voglia di parlare con te" e anche se è strano, dimostra che quella persona tiene a te più di mille smancerie. A volte quando si evita una persona la cosa migliore da fare è dirlo subito, anche se l'altro ci resta male anche se si passa da stronzi (ups! Mi perdonerai vero compagna di rutti? Alle gare in pizzeria io ho sempre fatto il giudice, ho una certa esperienza).
    Mi piace questo post, molto positivo, molto sentito e fiero. Spero che la Ilia Iliacentrica sia una parte importante di Ilia, o che lo diventi ;)
    Ciaoo

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  3. ciao Ilia,
    sono felice di aver scoperto il tuo blog...
    passa a trovarmi

    lelamedispadaccinonero.blogspot.it

    p.s. anch'io amo i commenti

    Davide da Bari (25)

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Amo i commenti *-*