mercoledì 12 settembre 2012

Addio Marco

 Ricorderò sempre il primo giorno in cui ti ho visto, in cui ti ho scelto. 
Mia nonna voleva un maschietto dal pelo scuro ma gli unici maschietti in giro erano arancioni e pigri, poi sei spuntato tu, fra le foglie del giardino. Il padre di Giulia ha controllato quale fosse il tuo sesso e allora disse che probabilmente eri maschio, solo che non stavi  un attimo fermo, eri adorabile.
Poi ti presi in braccio e ti infilammo in una scatola  per affrontare il viaggio che ti avrebbe portato verso la tua nuova casa.
Tu eri spaventato e allora uscisti dalla scatola in men che non si dica e venisti ad accoccolarti sulle mie gambe, eri una piccola palla di pelo tremante e a dire il vero dubitavo che saresti diventato un grande cacciatori di topi e lucertole come sperava mia nonna.
Quando arrivammo la nuova casa ti disorientò e probabilmente eri triste perché ti mancavano le tue sorelle e fratelli , i tuoi genitori e la vecchia casa.
Ma  nonostante tutto ti ambientasti benissimo e il giardino di mia nonna era il tuo regno, il tuo parcogiochi con tanto di nascondigli impensabili.
Tutte le volte che guarderò ancora il forno a legna penserò a te che ti ci intrufolavi sempre da piccolo e uscivi solo quando ne avevi voglia tu.
Mia nonna ti si era affezionata molto e non era la sola, anch'io ti adoravo tanto.

Ricorderò sempre il tuo pancione da gatta incinta e la tua pigrizia giovanile, quando l'unico motivo per cui mi venivi incontro erano le coccole e divoravi interi piatti di pasta, pesce e carne.
Ricorderò anche come ti eri sciupato con l'arrivo dell'estate e il racconto delle tue amicizie con gli altri felini, di come ti eri affezionato anche alla vicina e al suo gatto, stavi sempre in giro con i tuoi amici e probabilmente con le tue amiche.

Ricorderò sempre come cercavi di acchiappare il pesciolino giocattolo legato alla canna da pesca e come tentasti di fare di Sora un bel pranzetto quando lo vedesti per la prima volta. Che spavento gli facesti prendere!
Ricorderò sempre quando sparisti per giorni e mia nonna ti aveva già dato per morto, eppure tornasti, mal ridotto, ferito dentro da quel brutto incidente che lentamente ti ha strappato a noi.
Non eri più lo stesso, eri pauroso e non gironzolavi più, stavi male eppure il fato ha voluto che nessuno si occupasse di te quando forse c'era ancora qualcosa da fare.
Hai passato i tuoi ultimi giorni mostrandoti sempre avaro di complimenti ma voglioso di coccole, avevi smesso di mangiare ma non di cercare amore ...
Alla fine , sai , mi ero sbagliata: eri diventato un cacciatore fenomenale!
Il destino è stato crudele con te, riposa in pace Marco , mi mancherà il tuo miagolio effemminato quando facevo per andarmene e tu reclamavi che restassi ad accarezzarti un altro po'.
Che le mie lacrime possano darti la compagnia che non ti potuto dare fino alla fine.


Lo so, magari potrò sembrare un mostro piangendo per un gatto e non per la morte della mia bisnonna. Ma non è una cosa che funziona a comando, anche per la morte della mia bis mi è dispiaciuto,ma il suo ardente desiderio di andarsene e la sua condizione mentale irrimediabile però  hanno addolcito la pillola un po' a tutti.
Addio anche a te nonna Clara, adesso sei con tuo figlio .

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