martedì 19 marzo 2013

Cade di questo mese

il secondo anniversario del mio blog.
A dire il vero non avrei voluto ricordarlo, per tanti motivi, le cose sono molto diverse da com'erano quando l'ho aperto e più di tutti io.
Ma la vita è un eterno scorrere, un continuo fluire e fortunatamente io non mi sono fissata troppo a lungo in una maschera da non poter scegliere più di riscattarmi.

Due anni fa ho iniziato quest'impresa senza pretese, con tutta la naturalezza e spensieratezza che oggi rimpiango nella mia recente "vecchiaia".
Sarà per questo che amo leggere i blog delle ragazze più giovani: così piene di sogni, aspettative, gioia ( be' per quanto Jordan non voglia ammetterlo a me ispira anche gioia u.u) e così libere nei loro pensieri fanciulleschi. 
Gli auguro davvero con tutto il cuore di crescere il più tardi possibile, com'è stato per me , d'altronde.

Due anni fa avevo appena perso Aki e non riuscivo ad ammetterlo a me stessa, se oggi ci riesco, vuol dire che almeno un piccolo passo avanti l'ho fatto e in parte è anche merito di questo blog.
Mi ha aiutata più di quanto potessi sperare, ahimè non a scrivere, ma sapete una cosa? 
Ci sono persone nata per fare determinate cose e altre invece no : si vede che non era destino che io diventassi una scrittrice xD
Questo è buffo però ... nella mia strampalata presentazione nel post di apertura del blog ( 5 Aprile 2011) avevo proprio confessato di volerlo diventare, una scrittrice.
Il mio blog era nato con il solo scopo di perfezionare ( diciamo dare proprio ) la forma ai miei pensieri e invece ha finito con il trasformarsi nel mio stesso cervello . 
Quando a scuola devo scrivere saggi e resoconti su tematiche impostemi dai prof, penso di essere sul blog , con la mia amata tastiera e la musica sparata nelle orecchie.

Due anni ... due anni e la mia vita è cambiata così tanto e così poco nello stesso tempo: dove sarò tra altri due anni?
Ormai sono quasi sicura di volermi prendere un anno sabatico.

Le scuole superiori hanno distrutto tutto ciò che di fanciullesco, allegro, gioioso e spensierato fosse in grado di fiorire in me per almeno 10 anni.
Non me la sento di imbarcarmi in un'altra grande avventura come l'università senza prima essere sicura di cosa desidero davvero.

Il fu Mattia Pascal avrebbe dovuto insegnarmi, c'è da dire che quando lo lessi ero ancora una bambina, che non si può scampare alla vita.
Ci ha pensato il mio professore , oggi, durante la lettura in classe della pagina finale del suddetto libro. Mi ha guardata con uno sguardo intenso, inconfondibile, la spiegazione era per la "pazza che vuole fare l'eremita" non per la classe.
Tutto sommato ha ragione, non posso prendere e andarmene così : sarebbe come fuggire dalla vita ( ahimè non esiste vita senza società , per quando mi doglia ammetterlo) e il mio essere giunta a questa conclusione così tardiva mi preocura un po' di vergogna. 
Probabilmente dovrei guardare in faccia la realtà : non sono una persona molto sveglia.
Ho una paura tremenda di domani, non ho aspettative , non ho futuro e , come dicevo prima , durante questi difficili cinque anni , ho perso ogni traccia e barlume di positività o .. sogno , se così si può chiamare.

Desiderare la pace, alla mia età, è peggio di non avere sogno alcuno. 
Perdere la fiducia nel mondo , poi , è anche più esasperante : come si può affrontare ogni giorno la vita scolastica se l'unica cosa che ci si figura in mente è che dopo il diploma l'unico futuro possibile è fare la mantenuta fino alla morte dei genitori e la conseguente fine della loro pensione.

Ma Ilia non vuole lavorare , dice, lei vuole essere libera : a volte però  la libertà consiste  nel saper sfruttare a proprio vantaggio le catene che ci legano.
Ne sono certa, deve essere così e io sto pensando seriamente di andarmene?
Ma dove? Forse mi converrebbe omologarmi alla prassi : iscrivermi all'università, farmi i miei nove anni di studi e fare la disoccupata giustificata  , sempre a carico dei genitori finché non muoiono di vecchiaia e la pensione con loro .

Perché ho digrossato così tanto? Ah ! Ma certo , stavo appunto dicendo che mi manca da morire la mia fanciullinica speranza che nel mondo ci sia un posto anche per me e che la mia unica consolazione è il poter sbavare dietro a chi , ancora , di linfa vitale ne ha da vendere : 
continuate così ragazze!!! *^*

Per festeggiare il secondo compleanno del blog, visto che per il primo non c'ero, credo che farò una bella scorpacciata dei 150 post scritti fin ora : sì , una bella maratona!
Magari pubblicherò anche un resoconto se ne emerge qualcosa di divertente , leggermi è sempre un piacere e un grande dono per me .
... un blog così ricco di drammi come questo non ha molto di divertente ma cercherò di recuperare il recuperabile .

Infine, come sempre, il ringraziamento più grande va a voi lettori.
Pochi, tanti, buoni, cattivi, commentatori, passeggieri ... siete l'unico ingrediente necessario ad un blog per consentirgli di portare questo nome.

Io ho sempre scritto solo per me ma gli sporadici commenti e le persone che ho conosciuto qui mi hanno insegnato ad apprezzare la gioia di rivolgersi a qualcuno e sapere che prima o poi quel qualcuno passerà a leggere ...

Arigatou Minna-san per questi facciamo 2 anni insieme!
 

7 commenti:

  1. "Fare la mantenuta dai genitori"... oddio che tristezza ma è la cruda realtà.. ;_;

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  2. oggi come oggi la vita è difficile, specialmente per noi giovani.
    Ma non dobbiamo abbatterci, perchè fin quando continueremo a sognare ci sarà speranza.
    magari puoi cimentarti in un lavoretto cercando di mettere soldi da parte per poi realizzare, un giorno, il tuo sogno.
    Io sto facendo così :)

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  3. Sì già le superiori uccidono, e io sono solo al terzo anno >.<
    Quello che frega secondo me è il primo anno. Il primo anno è una pacchia totale! Esci da quella schifezza di scuole medie, che sinceramente sono il periodo di transizione più schifoso, o almeno per me lo è stato. E' lì che la gente si omologa ai tipi fatti. Comunque, poi te ne vai alle superiori e ti sembra il paradiso. C'è da studiare abbastanza poco, e sicuramente molto meno degli anni seguenti, fai nuove conoscenza e tutto è bello. Poi inizia il processo di morte lenta. Comunque, il fatto che il liceo distrugga non è una buona ragione per voler smettere di fare qualunque cosa. Anche io non ho la minima idea di quello che farò, sinceramente, però qualcosa troverò.
    E poi, fidati, l'università è una pacchia in confronto al liceo! Lo dicono tutti, almeno tutti quelli che hanno fatto il liceo. Mia sorella non fa altro che compatirmi perchè sono ancora qui mentre lei è già al secondo anno di università e ammette che è molto meno stancante e distruttivo del liceo. E poi, tutti quelli che ho sentito, tutti, dicono che l'università è meglio delle superiori in ogni caso. E direi che questa è una delle poche cose per cui continuo ad andare avanti, oltre che per inerzia e per, ottimismo xD
    E poi, secondo me lavorare non ti impedisce di essere libera. Io penso che non puoi davvero essere libera senza avere appunto dei limiti.
    E qui ci starebbe una bella citazione da "La leggenda del pianista sull'oceano" ma è troppo profonda e seria perchè io la scriva, quindi se non l'hai visto guardati il film xD
    Baci e tantissimissimissimissimissimi auguroni per il tuo blog. Ovunque sarai tra due anni, se sarai anche qui, io sarò a seguirti (anche perchè purtroppo io tra due anni sarò ancora in questo benedetto liceo -.-^)
    Au revoir!

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  4. Il fu mattia Pascal, avevamo passato un anno a leggerlo, esattamente il primo e mi era piaciuto tanto, mi ha insegnato tanto e ci credo che in questi anni sei cambiata, perché a quest'età si cambia giorno per giorno e appunto per questo, magari adesso non sai cosa vuoi realmente fare dopo il liceo, ma tra poco te ne renderai conto, che ne so, anche domani :)

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Amo i commenti *-*