martedì 21 giugno 2011

L'inevitabile scorrere del tempo e la mia inutile lotta per fermarlo.

Il Primo giorno d'estate è finito e suppongo sia solo una coincidenza il fatto che la mia cara amica malinconia sia piombata anche con il caldo.

Ho passato il pomeriggio angustiata e triste senza riuscire a spiegarmi perché, come quando porto su di me la tristezza altrui e non riesco a scrollarmela di dosso e chissà, forse anche questa volta non era del tutto "tristezza del mio sacco"; possibilmente c'era un po' della tristezza di mia sorella nelle mie lacrime.
Dopotutto domani iniziano gli esami di maturità e mentre io sto qua a piangere una vita che dopo questi esami non sarà più come prima, tutti i ragazzi di quinta si staranno voltando e rivoltando nel letto nell'impresa di prendere sonno.
Fin da quando ho cominciato la scuola materna Lilly c'è sempre stata, anche cambiando grado e plesso, nel soggiorno c'è sempre stato il suo zaino buttato sul divano ( che aspettava solo me per essere portato nella sua cameretta). Ci sono sempre stata io nella mia cameretta a cercare di studiare e lei che veniva a buttarsi sul letto per disturbarmi o a volte solo per chiacchierare un po'. C'è sempre stata la sua voce che gridava a squarciagola di fare silenzio perché o doveva dormire o doveva studiare, c'è sempre stata la fila di borsellini sul tavolo per dividere equamente lo spazio, ci sono sempre state le estati insieme, il mare, il sole, la spiaggia, i rotoli di ciccia, gli anime e i manga, c'è sempre stata lei piantata davanti al computer ... e potrei continuare all'infinito se solo le lacrime non mi appannassero la vista.
Ho sempre odiato essere nata dopo di lei perché in ogni cosa che faccio c'è la sua traccia, è come se io vivessi nella sua ombra e fossi inevitabilmente uguale a lei e ora si è aggiunto un altro svantaggio dell'essere il figlio cadetto: soffrire dell'allontanamento di ciò che da quando sei nato c'è sempre stato.
So che non andrà via domani, ma è stato a causa di questo domani che ho finalmente preso coscienza della nuova realtà in cui la fine dei suoi studi mi ha catapultata; so che è inutile pensare e rimuginare su argomenti del genere, a mio avviso è inutile rimuginare su tutti gli argomenti ma non ci posso fare niente, è più forte di me.
Dal suo canto l'arrivo di un cognato mi ha attutito il colpo: (ovviamente) la Lilly che vi ho presentato sopra è andata via via sparendo da quando c'è lui nella sua vita, ma va bene così; sapevo che non sarebbe rimasta con me per sempre, ho persino accettato Fi e ci ho fatto amicizia, ora non mi resta che accettare l'inevitabile scorrere del tempo e forse allentare almeno un po' la mia inutile lotta per fermarlo.

Mi scuso per la scarsa scorrevolezza del post, l'ho sempre detto che non so scrivere e mi scuso anche per l'egoismo che ho lasciato trapelare con estrema facilità.
Mi scuso ,infine, per il punto di vista simile a quello di una madre che vede il figlio lasciare il nido, ma almeno vi ho risparmiato i ricordi dei suoi compleanni. ( il motivo l'ho scritto prima).

                          In bocca al lupo per domani Li!





La colpa di questo post è da attribuirsi esclusivamente a Treasured Memories di Yoko Shimomura.( Prima canzone sul lettore musicale del Blog)




2 commenti:

  1. Cara dolce Ilia.. il tuo post è bellissimo.. anch'io ogni tanto vengo assalita dalla malinconia e da dei pianti a cui non riesco a dare un nome. capisco abbastanza bene cosa provi (anche se sono figlia unica..). In questi momenti poi i pensieri si sovrappongono e passi da un ricordo all'altro senza rendertene conto.. Purtroppo la vita è unica e una sola e il tempo passa in fretta. A volte sarebbe bello fermarsi e godersi per un bel pò il momento ma non si può. Sii forte e viviti la tua sorellina al massimo, le cose cambiano, ma è il cerchio della vita, l'importante è ricordarsi che siete unite non solo geneticamente ma anche nella vita di tutti i giorni.. cmq sfogati per bene con il pianto, credo aiuti a rafforzarsi.
    Un abbraccio enorme e se hai bisogno io sono qui..

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  2. *w* Grazie perché grazie alle tue parole sono riuscita a vedere la nostalgia come la prerogativa dell'uomo che ha assaggiato la felicità; e se provare la felicità significa tristezza allora accoglierò anche quella e cercherò di vivere ogni momento nella sua preziosità <3

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Amo i commenti *-*